Rosebud

Mauro Lipparini

Sedie

Descrizione

Rosebud è l’ultima parola pronunciata dal protagonista di Quarto potere, che, oltre al suo significato letterale di «bocciolo di rosa», simboleggia una promessa non realizzata, un’alternativa mai compiuta. La scultura volumetrica, dai chiaroscuri fuggevoli, è fatta di ombre allungate, cosicché le sinuose superfici sembrano perdersi nelle rotondità continue. La muscolosità di Rosebud è potente, ma senza perdere la gentilezza, e le fluenti morbidezze che la descrivono sembrano echeggiare accenti déco. La piccola famiglia si compone di una poltrona, dalle contenute dimensioni ma di grande stabilità corporea, e della sorella più piccola, una sedia dall’aspetto posato e leggero, la cui versatilità le permette di essere a proprio agio in ogni ambiente, da una zona dining, a una lounge, fino a un home office. Entrambe sono caratterizzate da immediate sensazioni visive di grande comfort e sono composte da due corpi uniti a formare il tutt’uno. Le superfici piane, per quanto costantemente curve e morbidissime, hanno un aspetto teso, pieno, nel volume quanto nella confezione, senza nessun accenno a pieghe tappezziere di rivestimento, ricordando così armonie corporee ricche di vigore giovanile. Il disegno volumetrico, evidentemente organico, conferisce una spiccata attitudine verso il linguaggio amichevole alla poltrona come alla sedia, entrambe capaci di essere protagoniste nella scena domestica quanto nell’ambiente hospitality

Designer

Mauro Lipparini

Modello 3D

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